Silvio Berlusconi sbarca su Twitter: troppi strani follower

Un accont riconducibile a Silvio Berlusconi, ma gestito da un gruppo di volontari, sta destando le attenzioni degli iscritti poichè improvvisamente caratterizzato da un gran numero di followers.

Berlusconi2013 su TwitterBerlusconi2013 su Twitter

Anche Silvio Berlusconi approda su Twitter e il suo esordio sul noto social network non è certo passato inosservato. Non tanto e non solo per il nome stesso, quanto per il fatto che improvvisamente l’account ha visto un sèguito di un numero eccessivamente alto di follower: circa 70 mila nelle ultime 24 ore sulla piattaforma sociale di microblogging.
Un comportamente di certo non nuovo: è infatti automatico pensare che si tratti di falsi profili – presto rintracciabili grazie all’account The Fake Project di cui abbiamo dato notizia nei giorni scrosi – anche perchè molti dei followers di Silvio Berlusconi su Twitter sembrerebbero essere utenti arabi oppure sudamericani.
Una stranezza che sta scatenando ilarità e battute ma anche una serie di smentite da parte di Antonio Palmieri, il responsabile Internet del Pdl, nonchè deputato.
E’ lui che fa sapere che non è stato pagato nessuno per comprare followers e inoltre specifica che l’account @berlusconi2013 non è un profilo ufficiale ma “è solo un’iniziativa di volontari digitali“.
L’account in realtà è stato aperto lo scorso 6 dicembre ma fino alla notte scorsa non ha avuto grandi attività, nè tanti followers; poi il boom improvviso di nuovi iscritti, la maggior parte dei quali però presenta come foto profilo l’immagine dell’ovetto, cioè quella che Twitter assegna di default non appena ci si iscrive.

E’ questo uno dei segnali che porta a ipotizzare se un account è farlocco o meno, poichè segno di nessuna personalizzazione.
Se dunque l’accusa di aver acquistato finti followers viene rispedita al mittente e se è vero che l’account non è gestito direttamente dallo staff di Berlusconi, c’è da notare che le frasi twittate sono invece spesso estratte da dichiarazioni pubbliche del Cavaliere.
Naturale: il profilo è gestito da un gruppo di sostenitori che però, per questa presenza online, non percepisce alcun compenso ma si impegna per via di passione politica e ammirazione nei confronti di Berlusconi stesso.
Nulla di ufficiale, dunque, ma evidentemente il progetto di presenza su Twitter è in qualche modo accettato e avallato dall’alto se a parlarne e a “giustificarlo” ci ha pensato Palmieri.

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