Sony: password rubate in minor numero rispetto alle stime

Sony fa il punto della situazione circa gli attacchi ai sistemi che hanno portato il blocco dei portali e la conseguente paura di perdita di dati personali degli utenti. Pur ammettendo l’hackeraggio e la trafugazione di account, i numeri vengono però ridimensionati.

 

Sony e l'attacco hacker: stime ridimensionateSony e l'attacco hacker: stime ridimensionate

Torniamo ad occuparci di Sony, attaccata più volte da hacker nelle scorse settimane. L’azienda ha in questi giorni non solo lavorato al fine di tornare a garantire l’operatività di tutti i servizi, ma ha condotto anche delle indagini per stabilire con precisione cosa sia accaduto realmente agli account compromessi.
Se inizialmente si è parlato di circa 1 milione di profili rubati in seguito al cyber attacco sferrato da LulzSec, oggi queste stime vengono decisamente smentite e ridimensionate dalla stessa Sony.
Stando a tali studi interni, infatti, gli account manomessi sarebbero stati relativamente pochi: solo 37500 mila, rispetto appunto al milione di cui sopra.
La Sony si spinge anche oltre, rassicurando gli utenti: dichiara infatti che i dati delle carte di credito non sono stati trafugati, poichè non presenti sul server.
Gli unici dati che avrebbero potuto essere violati (e probabilmente lo sono effettivamente stati) sarebbe quelli relativi solo ad alcuni aspetti: nome, numero di telefono, indirizzo mail, data di nascita, sesso, username e password.
Dunque, stando a quanto affermato da Sony via comunicato stampa ufficiale, gli utenti possono tirare un sospiro di sollievo, se preoccupati circa il furto di dati relativi alle carte di credito.
Sony consiglia perciò di cambiare la password, specie se la stessa viene usata anche per altri servizi non relativi ai siti Sony: in tal modo si scongiurerà almeno il pericolo di utilizzazione di quel dato per rientrate truffaldinamente nell’account personale, tutelando anche il resto della propria presenza online associata alla stessa chiave di accesso.
La vicenda, lungi dall’essersi conclusa, continuerà ad interessare Sony: nello stesso comunicato stampa si legge che l’azienda è attualmente impegnata nel voler scoprire l’identità di chi ha compiuto l’attacco informatico, con l’ausilio dell’FBI.

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