Twitter esce dalle SERP, Google non rinnova l'accordo

Per chi è abituato a vedere i risultati pescati da Twitter nelle SERP di Google arriva una sgradita novità: Big G ha deciso di eliminare questa inclusione, per via della fine dell’accordo stretto tempo fa dalle due società. E’ una coincidenza o una precisa strategia per via del lancio di Google+?

Twitter e Google, fine dell'accordo per i risultati in SERPTwitter e Google, fine dell'accordo per i risultati in SERP

L’avvento di Google+ sta portando con sè tutta una serie di altre conseguenze. Se ieri abbiamo parlato delle contromisure di Facebook contro Google, oggi constatiamo che anche Big G affila le sue armi nei confronti dei social network più utilizzati.
Arriva infatti la notizia secondo la quale Twitter è uscito dalle SERP di Google: stando a quanto si apprende, l’accordo siglato tempo fa tra le due società è semplicemente arrivato a data di scadenza, dunque i tweet smetteranno di essere proposti nelle SERP in forma di stream in tempo reale.
Tutto qui?
Lecito pensare che forse, dietro questa mossa, possa esserci altro: Google ha fatto il suo ingresso da pochi giorni nel mondo dei social proponendo Google+ e – a voler usare della malizia – scatta automatica l’associazione mentale secondo la quale l’aver integrato a lungo Twitter in SERP sia servito a Big G per “studiare il nemico” dall’interno.
Da Google hanno fatto semplicemente sapere via Search Engine Land che l’accordo stipulato con Twitter nel 2009 “è scaduto il 2 luglio“.
Da quella data, dunque, il servizio Realtime non funziona più ma tutto ciò che è i crawler Google potranno pescare sarà comunque proposto in SERP.
Chi desidera controllare in tempo reale lo stream proveniente da Twitter, potrà continuare a farlo ma non su Google: nulla è infatti cambiato su Yahoo! e su Bing. Entrambi i motori non hanno manifestato alcuna volontà di interrompere questo servizio.
Sebbene Twitter navighi a vele spiegate, forte dei nuovi finanziamenti arrivati in cassa e dei ben 200 milioni di tweet inviati ogni giorno (una cifra incredibile, altissima) sarebbe da miopi non segnalare quanta importanza rivestisse la presenza dello stream nelle SERP di Google, grande veicolatore di accessi dall’esterno che ha permesso a migliaia di persone di leggere i micropost su Twitter, pur non conoscendolo, non essendo iscritte.
Non è certo detto che i giochi siano fatti: potrebbe sempre esserci la possibilità di tornare ad una partnership. Realisticamente però è più facile aspettarsi un’evoluzione di Google+ in tal senso, con funzionalità simili al Realtime appena sospeso.

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