Google rovinata da Google+ e advertising, parola di Whittaker

Google si starebbe rovinando per perseguire l’introito monetario a tutti i costi e il campo social con Google+: in estrema sintesi è questo il parere di James Whittaker, ex dirigente Google che parla della situazione nell’azienda, dal suo punto di vista.

Google criticato da ex dipendente WhittakerGoogle criticato da ex dipendente Whittaker

Dure critiche all’operato di Google: l’azienda leader nel campo dei motori di ricerca riceve una sonora bocciatura da James Whittaker, suo ex dirigente.
La storia di Whittaker in Google inizia nel 2009 quando, pur avendo un buon incarico in Microsoft, decide di lanciarsi in Big G.
La prospettiva era la possibilità di lavorare in un ambiente altamente innovativo, destinato a fare la storia dell’informatica e del web in particolare.
Un progetto che, stando alle sue parole rese pubbliche tramite blog aziendale di Microsoft, si è recentemente infranto, tanto da averlo indotto a decidere di lasciare Google, per rientrare in azienda a Redmond.
Secondo Whittaker, l’ambiente in Google sarebbe molto cambiato dai tempi del suo arrivo, poichè sono cambiati gli obiettivi: il nuovo scopo sarebbe solo ed esclusivamente produrre soldi derivanti dall’advertising, senza più investire nell’innovazione, quella che è stata il cuore della passata scalata di Google al web.
Non solo: il dito è criticamente puntato anche verso la nuova strada social intrapresa e dunque si parla di Google+.
Usando un giro di parole, Whittaker paragona di fatto Google ad un ricco ragazzino viziato che, sentendosi escluso dagli inviti alla festa più esclusiva del momento (Facebook e la spinta social impressa al web, dunque), avrebbe deciso di organizzare un party personale, quasi per dispetto. Il risultato è che a questa seconda festa però non si sarebbe presentato quasi nessuno, secondo Whittaker che commenta laconicamente in questo modo.
Google non è più la stessa azienda da quando è arrivato Google+“, sentenzia ancora sinteticamente, dando ulteriore riscontro a voci di altri ex dipendenti recentemente fuoriusciti da Google, ugualmente critici verso la svolta social del gigante delle ricerche sul web.

L’ingegner Whittaker è talmente convinto di tutto ciò che è portato a parlare della sua esperienza in Google scindendola in un “prima” e in un “dopo”: il parametro di riferimento è proprio la creazione di Google+ e, più in generale, è l’atteggiamento di rincorsa di Facebook e l’abbandono di un’attituine all’innovazione che in passato ha fornito prodotti di grande successo.
Alla fine fine è come se l’ingegnere celasse dietro le sue parole quella che forse è la più grande paura di Google: se Facebook riuscisse a trovare una chiave più vincente di AdSense per quel che riguarda la monetizzazione degli spazi pubblicitari, potrebbe verificarsi un reale capovolgimento della situazione e dunque la perdita della posizione dominante di Google che, conclude Whittaker, allo stato attuale non sarebbe altro che un’azienda di pubblicità e non più un’azienda innovativa.
Al momento non è giunta alcuna dichiarazione ufficiale da parte di Google in risposta a queste parole, integralmente leggibili sul post “Why I left Google” (“Perchè ho lasciato Google”).
Di certo queste dichiarazioni appaiono ben più pesanti degli sfoghi circolati in passato per bocca di altri ex dipendenti Google, non fosse altro perchè questa volta vengono veicolate da un blog di Microsoft, un organo praticamente ufficiale di un’azienda che entra per certi aspetti in diretta competizione con Google.

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