Cos’è l’AEO e perché sta cambiando la SEO nell’era delle AI conversazionali

L’AEO, ovvero Answer Engine Optimization, è una delle evoluzioni più importanti della SEO: serve a rendere i contenuti comprensibili e citabili da parte delle AI generative come ChatGPT, Copilot e Gemini. Vediamo cos’è, come funziona e come preparare un sito a questa nuova forma di visibilità.

AEO per l'AI - Foto FPAI
AEO per l'AI - Foto FPAI

Cos’è l’AEO: Answer Engine Optimization

L’AEO, acronimo di Answer Engine Optimization, è l’ottimizzazione dei contenuti per i motori di risposta basati su intelligenza artificiale. A differenza della SEO tradizionale, che punta a posizionarsi nei risultati dei motori di ricerca, l’AEO ha un obiettivo più diretto: farsi citare, riassumere o riformulare in modo corretto dalle AI generative.

Motori di risposta: come cambiano le regole

ChatGPT (basato su GPT-4), Copilot di Microsoft e Gemini di Google sono solo alcuni esempi di AI conversazionali che stanno ridefinendo il modo in cui le persone cercano informazioni. Questi modelli non mostrano link come fa Google, ma generano direttamente una risposta.

In questo nuovo scenario, essere visibili significa essere le fonti citate dalle AI, non solo ottenere un buon posizionamento in SERP.

Differenze tra SEO e AEO

La SEO si basa su keyword, link, meta tag e struttura del sito per scalare i risultati dei motori di ricerca. L’AEO invece lavora su:

  • chiarezza delle risposte
  • leggibilità semantica (heading ben organizzati, liste, domande/risposte)
  • affidabilità e precisione
  • tracciabilità della fonte (siti autorevoli, contenuti firmati, link validi)

Il focus passa da “posizionarsi” a “essere interpretati e usati” nel modo corretto da un modello linguistico.

AEO: anche con altri nomi

Anche se AEO è il termine più diffuso tra gli esperti, alcuni parlano di SEO per AI, Generative Engine Optimization (GEO) o di AI Visibility Optimization. In tutti i casi, il concetto è lo stesso: rendere i contenuti utili alle intelligenze artificiali che generano risposte.

Come si fa AEO in pratica

L’AEO parte dal contenuto. Ecco alcune buone pratiche fondamentali:

  • Rispondi a una domanda per sezione, usando heading chiari
  • Usa liste, esempi, glossari, citazioni
  • Inserisci markup Schema.org ove possibile (FAQ, HowTo, Article)
  • Scrivi in modo naturale, ma tecnico: l’AI apprezza testi chiari e ordinati
  • Segnala il tuo contenuto con file come lms.txt, pensato proprio per aiutare le AI

Cosa cambia per editori, blogger, aziende

Chi produce contenuti online non può più pensare solo al ranking su Google. Oggi è fondamentale essere anche tra le fonti scelte dalle AI. Questo vale per chi scrive guide, risposte, recensioni, tutorial, glossari o articoli informativi.

Un contenuto ben strutturato, preciso e aggiornato ha più probabilità di essere compreso, selezionato e citato da un motore conversazionale rispetto a un testo caotico, poco chiaro o troppo promozionale.

L’AEO migliora anche la SEO classica?

Sì. Le pratiche AEO migliorano l’esperienza dell’utente e aiutano Google a comprendere meglio il contenuto, il che porta benefici anche al posizionamento. In più, se un contenuto viene citato da un’AI, può generare visibilità indiretta, link e autorevolezza.

AEO, SEO per AI e altri nomi

Sebbene il termine più corretto e diffuso sia AEO (Answer Engine Optimization), esistono anche altri modi di chiamare questa disciplina emergente. Alcuni parlano di SEO per AI, altri di Generative Engine Optimization (GEO), oppure AI Visibility Optimization. Tutti questi termini indicano lo stesso obiettivo: ottimizzare i contenuti affinché vengano compresi, selezionati e citati dalle intelligenze artificiali generative.

Conclusione

L’AEO non è una moda, ma un adattamento necessario a un web in cui le risposte non arrivano più solo da link, ma da modelli conversazionali. Preparare i propri contenuti per farsi leggere, comprendere e citare dalle AI è oggi una delle strategie più intelligenti per costruire autorevolezza digitale duratura.

AI e SEO - Foto FPAI
AI e SEO – Foto FPAI

Domande frequenti sull’AEO

Cos’è l’AEO?

AEO sta per Answer Engine Optimization, una forma di ottimizzazione dei contenuti pensata per rendere un sito comprensibile e citabile dalle intelligenze artificiali generative, come quelle usate da ChatGPT, Copilot e Gemini.

In cosa si differenzia dalla SEO classica?

La SEO punta a far apparire il sito nei risultati di ricerca. L’AEO, invece, mira a far sì che le AI comprendano e usino i tuoi contenuti per generare risposte pertinenti e affidabili.

Quali sono le buone pratiche per l’AEO?

Rispondere a domande precise, usare heading chiari, strutturare il testo con elenchi e markup semantico, includere FAQ e glossari, ed eventualmente usare file come lms.txt.

L’AEO è utile anche per Google?

Sì, perché migliora la chiarezza e la struttura dei contenuti, aiutando Google a comprendere meglio e potenzialmente a premiarli anche in chiave SEO classica.

Quali AI usano contenuti ottimizzati con AEO?

I principali modelli linguistici generativi come quelli integrati in ChatGPT, Microsoft Copilot, Gemini, Claude e altri strumenti conversazionali.

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Informazioni su Anna Bruno 380 Articoli
Anna Bruno è giornalista professionista con oltre venticinque anni di esperienza nel settore della comunicazione digitale, dell’innovazione e del giornalismo tech. Ha collaborato con quotidiani e magazine seguendo l’evoluzione di internet, dei media e delle tecnologie emergenti. Direttrice responsabile di FullPress.it e cofondatrice di FullPress Agency, è autrice dei libri Digital Travel e Digital Food (Flaccovio Editore), e lavora come consulente e docente nei settori del marketing digitale, del business online e della trasformazione digitale per PMI e professionisti.

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