Mese: Gennaio 2011
Siti con link nascosti per ingannare Google, FullPress analizza un caso per combattere lo spam
Nessun intervento di Google
Quello che è strano che nessuno ha segnalato una tale irregolaritĂ a Google e che nessun Quality Rater si è accorto di un Page Rank così elevato che evidenzia, senza dover attenersi a calcoli scientifici, un’anomalia. Forse proprio il fatto che il sito è semisconosciuto, l’ha portato ad essere ignorato. I link presenti in questo sito sono in uscita, ma basta seguire la destinazione dei link nascosti, per capire dove finiscono. Guardando il codice html con un qualsiasi browser ci si accorge subito che altri link sono presenti nei siti destinatari e così via fino a formare catene di link nascosti che si intrecciano tra di loro. Chiaramente, anche il sito dell’agenzia riceve link dai siti satellite e così il PageRank sale senza dover lavorare per ottenere migliori posizioni. Nella mia ricerca ho scoperto un sito che, sulla home page, ha oltre 50 link nascosti camuffati da un’immagine da 1 pixel. I webmaster e i piĂą tecnici comprendono bene a cosa mi riferisco. Tuttavia, trovo molto strano che con la chiave piĂą importante il sito non si posiziona nelle SERP. Può anche darsi che Google abbia penalizzato il sito nelle SERP non toccando il PageRank. I siti dei clienti dell’agenzia sembra, invece, che ancora non abbiano avuto nessuna penalizzazione.
Il network dell’Agenzia dai link nascosti
Certo, se i link sono quelli nascosti, mi chiedo come fa un aderente al network a ricevere denaro per un click su un link che nessun utente potrà vedere?
Report di Google anti spam e link venduti
Google, dal suo canto, suggerisce di segnalare queste “anomalie” e soprattutto queste azioni di spam (i link nascosti sono tecniche di spam) con due form messi a disposizione in forma anonima oppure nel WebMaster Tools:
1)Â Â Â Â Form per segnalare lo spam a Google
2)Â Â Â Â Form per segnalare la compravendita di link a GoogleÂ
Leggo spesso in diversi luoghi della Rete dei ritardi di Google nelle azioni da prendere in seguito a segnalazioni. Nel dubbio è sempre ben segnalare, perché più si segnala e più abbiamo la speranza che la Rete possa liberarsi da questi attori di cui Internet può fare tranquillamente a meno.
In questo caso  ho fatto la mia segnalazione a Google. Vi invito, a nome mio e di FullPress, a fare altrettanto in situazioni simili. Se avete casi simili da proporre alla redazione, saremo ben lieti di analizzarli.
Il nome dell’agenzia e relativo sito non è mai comparso in questo articolo e neppure nelle immagini. Non ho voluto tutelare l’agenzia ma semplicemente ho evitato di portare traffico e notorietĂ a chi, a causa dell’utilizzo di tecniche illecite, non merita nessuna considerazione ne’ dagli utenti e ne’ dai motori di ricerca, Google in prims.
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