Raccolta di fondi per "Impossible Naples project", happening partecipativo

Napoli, riconoscerla per conoscerla. Una mostra esperienziale per una nuova percezione visiva di Napoli.

È appena partita su Eppela (link a https://www.eppela.com/it/projects/8413-impossible-naples-project-un-happening-partecipativo) una raccolta fondi per realizzare una mostra insolita su Napoli: Impossible Naples Project. Non una semplice esposizione ma un happening coinvolgente e partecipativo, con i visitatori che

È appena partita su Eppela (link a https://www.eppela.com/it/projects/8413-impossible-naples-project-un-happening-partecipativo) una raccolta fondi per realizzare una mostra insolita su Napoli: Impossible Naples Project.

Non una semplice esposizione ma un happening coinvolgente e partecipativo, con i visitatori che dovranno tirar fuori tutta la loro conoscenza sui luoghi e monumenti di Napoli per riuscire a vincere  una delle opere esposte.

Ne parliamo con l’autore delle immagini, Marco Maraviglia.

La parola “happening” ci riporta a quei momenti artistici in voga negli anni ’60 quando l’artista faceva interagire il pubblico liberandolo dall’abituale atteggiamento di passività di fronte alle opere d’arte … cosa c’è di “happening” nella mostra che intendi realizzare?

È necessaria una breve premessa: sono del parere che non dobbiamo subire ciò che ci circonda, ma bisogna interagire con le cose e con la vita. Siamo bombardati da una quantità enorme di informazioni spesso ridondanti e non ne riusciamo a filtrare i contenuti nella loro essenzialità. Suoni, rumori, discorsi, immagini e quindi l’arte, sono un frullato di input che normalmente non decodifichiamo e nemmeno proviamo ad interpretare, ma assorbiamo passivamente.

Fortunatamente ci sono casi in cui l’interdisciplinarità, le connessioni, la partecipazione, rendono alcuni momenti utili a stimolare il pensiero.

A volte non basta esporre un’opera se non c’è un curatore o l’artista che la raccontano ad un pubblico neofita che vorrebbe avvicinarsi all’arte. Non dico che debba essere spiegato il significato di un’opera, ma la sua storia, la poetica dell’artista per me sono fondamentali per approfondire meglio ciò che ho davanti agli occhi…

Perché, quindi, Impossible Naples sarà un happening?

Saranno esposte immagini di Napoli che la rendono abbastanza irriconoscibile. Sono manipolazioni di mie foto della città in cui i luoghi e i monumenti sono assemblati stravolgendone la loro fisicità reale con una punta di surrealismo, talvolta un po’ dadaiste, metafisiche, ma assolutamente non astratte. Durante il periodo di esposizione i visitatori della mostra avranno la possibilità di compilare una scheda su cui scrivere, quali sono i luoghi di Napoli che riconoscono in ogni immagine esposta.

Ricorda molto quel gioco, “trova l’intruso”, però al contrario…

Infatti. Non va dimenticato che il gioco fa parte della formazione intellettuale dell’essere umano, e poi credo che questa mia azione artistica sia stimolante anche per i più profondi conoscitori di Napoli, che dovranno sul serio mettersi alla prova. Me li immagino in sala ad osservare qualcosa che conoscono ma che non riconoscono, oppure che riconoscono ma con un pochino di entusiasmo in più, con la soddisfazione di quando, da piccoli, indovinavamo tutte le differenze in “aguzzate la vista” della Settimana Enigmistica.

Ci sarà un premio per chi riuscirà a indovinare i luoghi?

Certo, si potrà vincere una fra le opere esposte, a scelta del vincitore. Tranne Metamorfosi Reloaded.

Cos’è Metamorfosi Reloaded?

È il panorama di Napoli più lungo del mondo che si ispira alle Metamorfosi di M.C. Escher. Ci ho messo un bel po’ per realizzarlo e l’ho completato grazie anche all’aiuto di creativi, grafici, fotografi che lo scorso anno mi diedero alcuni suggerimenti in occasione di un happening che organizzai.

Il suo valore ancora non è stato stimato ma è di gran lunga superiore a quello delle altre immagini, anche perché avrà una lunghezza di oltre 8 metri e sarà stampato in unica copia.

Perché cerchi fondi per fare una mostra?

Sono dell’idea che le cose vadano fatte bene, altrimenti è meglio non farle. Purtroppo per farle bene servono molti soldi. Non mi ritengo un artista ma un “creativo-tecnico-photoshoppista” e alle mie spalle non c’è nessun gallerista che me la finanzi.

E quindi?

Io credo molto nelle cose partecipate e il crowdfunding è una formula che si avvicina al mio modo di vedere la vita. Perciò ho avviato un  progetto di raccolta fondi su Eppela.it (https://www.eppela.com/it/projects/8413-impossible-naples-project-un-happening-partecipativo) e chiunque potrà fare donazioni a partire da 5,00 euro con carta di credito.  Se qualcuno invece preferisce donare cash, verranno organizzati degli eventi per incontrarsi di persona e sarà anche occasione per spiegare altri dettagli del progetto. Anzi, dico subito che ci si vede il 23 giugno alla Maison du Tango alle 18.30 (P.zza Dante, 89 – Napoli ndr) come primo incontro.

Pensi di riuscire a raggiungere la cifra di cui hai bisogno?

Conto molto sulla sensibilità di amici, parenti e napoletani affezionati alla propria città. L’evento servirà a stimolare il proprio senso di appartenenza con una percezione visiva diversa. Poi manderemo informative anche alle scuole per invogliare i ragazzi a partecipare alla “mappatura”. Magari proprio uno di loro potrebbe ritrovarsi con un’opera già a 14-18 anni.

C’è da considerare inoltre che ad ogni donazione si riceveranno delle ricompense: ad esempio con 5,00 euro il proprio nome sarà inciso “per sempre” su una targa che sarà esposta in occasione della mostra. Una targa emana sempre un suo fascino epico. Poi ci sarà un oggetto simpatico come uno stereoscopio per vedere una delle foto in 3D, il catalogo…

Hai parlato al plurale… “manderemo…”

Eh sì, mica sono supereroe! C’è uno staff dietro: l’Associazione Culturale Photo Polis, con alcuni suoi soci e persone che mi stanno supportando e sopportando i cui nomi compariranno tra i ringraziamenti del catalogo della mostra. Poi ci sono partner tecnici che sostengono l’iniziativa offrendo competenze, spazi, diffusione dell’evento. Ma è un work in progress, via via si aggiungeranno sicuramente altri che tengono a cuore lo sviluppo dei momenti culturali di Napoli…

Progetto crowdfunding su Eppela
https://www.eppela.com/it/projects/8413-impossible-naples-project-un-happening-partecipativo

Gruppo “News” Facebook
https://www.facebook.com/groups/ImpossibleNaplesProjectNews/

Sito web
http://impossiblenaples.weebly.com/

Pagina Facebook
https://www.facebook.com/ImpossibleNaplesProject/

Hashtag Instagram
#ImpossibleNaplesProject

Info
[email protected]

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Informazioni su Anna Bruno 323 Articoli
Anna Bruno è giornalista professionista, muove i suoi primi passi come cronista a “La Gazzetta del Mezzogiorno”. Successivamente collabora con gli specializzati in viaggi (travel e food), tra i quali “Viaggi e Sapori” e “Gente Viaggi” e i maggiori magazine di tecnologie. Nel 1998 fonda l’agenzia di comunicazione e Digital PR “FullPress Agency” che edita, dal 2001, FullTravel.it, magazine di viaggi online e VerdeGusto, magazine di food & wine, dei quali è direttore responsabile. Appassionata di fuori rotta, spesso si perde in nuovi sentieri, tutti da esplorare. È autrice di “Chat” (Jackson Libri, Milano, 2001), “Viaggiare con Internet” (Jackson Libri, Milano, 2001), “Comunità Virtuali” (Jackson Libri, Milano, 2002), “Digital Travel” (Dario Flaccovio Editore, Palermo, 2020),  “Digital Food”  (Dario Flaccovio Editore, Palermo, 2020) e dell’e-book “Come scrivere comunicati efficaci”. È delegata dei giornalisti di viaggio delle Marche-Umbria-SUD del GIST (Gruppo Italiano Stampa Turistica). Digital Travel & Food Specialist, relatrice in eventi del settore turistico e food e docente in corsi di formazione.

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